MEZZE DI PRIMAVERA

 In questa calda e arida primavera del 2022, ho approfittato dell'improvvisa apertura delle barriere anticovid per inoltrarmi nelle agoniate e amate mezze maratone, distanza molto gradita, con l'eterna speranza di tornare ai fasti di qualche anno fa, ma purtroppo ho perso decisamente il tocco, anzi direi il passo.

Ma andiamo con ordine, come non faccio mai, e partiamo dalla buona gara corsa a Cesole; tempo ottimo, ne caldo ne freddo, concentrazione buona, obiettivo correre sotto i 5'00" e devo dire che a parte gli ultimi km ci sono riuscito. Devo ringraziare certamente Ilaria, la mia compagna di lunghi domenicali, che con la sua precisione e programmazione sta cercando di coinvolgermi in un podismo non sofferto ma pensato, io ci provo, con alterne fortune; riesco comunque a staccare un 4'49" di tutto rispetto considerando il periodo.

Tutto gasato, dopo una settimana abbastanza intensa approfitto della latitanza della mia compagna di avventure per dedicarmi alla mezza di Reggio Emilia; giornata freschina, poca gente, buona organizzazione.

Parto e già dai primi km sento le gambe stanche e la sensazione che sarà una gara parecchio dura; all'undicesimo km non ho più benzina, e mi accingo con molta pesantezza a rallentare immensamente per chiudere a 1h57', tutto sommato considerando la condizione il tempo è il minore dei problemi. Un'ora per ritrovare l'auto e si ritorna mestamente a casa.

Mai domo, riapprofitto della mancanza della compagna di vita podistica per avventurarmi nella seconda mezza maratona in terra Emiliana, precisamente a Novellara; gara stravolta rispetto al passato, tre giri con molto sterrato che mi taglia le gambe. Abbastanza caldo. Molta gente, forse troppa. Organizzazione da rivedere a livello podistico, più che altro era una festa di paese. 

Dopo i primi km capisco anche in questo caso che sarà dura, le gambe vanno bene ma il ritmo continua a rallentare. 4'45, 5'00", 5'15", 5'30" non riesco proprio a fermare l'emorragia di secondi, e nella seconda parte di gara rallento parecchio (complice il caldo). 

Mal posizionati anche i ristori (solo uno a un paio di km dalla fine del giro). Fatto sta che il tempo non "decolla", e anche in questo caso stacco un pessimo 1h51' che certifica le enormi difficoltà avute anche in questo giro, e soprattutto mi demolisce emotivamente. 

Sono sincero, nell'ultima gara, corsa a pasquetta, non mi aspettavo chissà che ma di staccare un buon tempo, addirittura sotto gli 1h45'. Ma veramente non ho avuto ritmo dal quarto km in poi, e soprattutto rimane la problematica della seconda parte di gara.

A questo punto evito Verona (con polemica con l'organizzazione che non mi ha spostato l'iscrizione al prossimo anno), punto su Piacenza (che andrà come le gare sopra sperando non peggio), e cercherò di abbozzare una preparazione decente nei prossimi mesi, caldo permettendo, considerando che i lunghi domenicali saranno sempre pro-maratona.

Le uniche soddisfazioni sportive me le danno i nerazzurri con un bel 3-0 sul Milan in semifinale di coppa italia, molto bene.




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