Stagione con tante aspettative per i nerazzurri, e per ora assolutamente al di sopra di qualsiasi rosea aspettativa.
L'effetto Conte si è fatto sentire subito, dalle prime amichevoli: la fame di vittoria sempre e comunque, di intensità, di energia dal primo all'ultimo secondo della partita ha cambiato totalmente una squadra abituata al ritmo blando spallettiano e al "vediamo di non sudare troppo".
Miracolose direi il cambio di prestazioni di molti giocatori: uno su di tutti Candreva, da panchinaro destinato alla cessione a elemento praticamente imprenscindibile della rosa. E voglio sottolineare il supporto che stanno dando i primavera (Bastoni ed Esposito), catechizzati e ben utilizzati dall'allenatore e non buttati dentro a casaccio come purtroppo spesso vediamo soprattutto nelle squadre più blasonate.
La sensazione è che la squadra dia sempre anche più di quanto possa, e che tutti si sentano protagonisti e partecipi delle prestazioni.
Il cambiamento, come accennato, è innegabilmente merito dell'allenatore, e alla sua visione totale di calcio; non parlo dell'Olanda degli anni 70 ma di partecipazione del progetto al 100% con cuore, mente e cervello. E questo stimola a fare altrettanto ai collaboratori, ai dirigenti, ai giocatori, a tutti gli "shakeholders".
D'altronde l'effetto Conte doveva essere quello di scuotere questo ambiente, troppo assopito sui ricordi dell'epoca Mourihnana, per cercare di ritrovare risultati significativi e voglia di vincere.
Non facile il compito dell'allenatore in quanto tutto l'ambiente ha sempre dato l'impressione di accontentarsi, con però poi il dubbio che "si potesse fare di più" e "meglio", e questa è una caratteristica che si può cercare in tutte le stagioni della beneamata.
In questa stagione iniziata così bene però, come tutti gli anni dopo Natale si è inceppato qualcosa. La squadra non era più brillante, i risultati non arrivavano. Poi ci si è messo il virus. Partite saltate, campionato falsato per le partite da recuperare, ultima partita con la Juventus in periodo già di contagio, persa meritatamente contro una squadra solida che non ha fatto errori.
Vedremo come e se si ripartirà, la speranza è che la squadra ritrovi dinamismo e voglia e che Eriksen riesca ad inserirsi finalmente nelle idee e negli schemi di Conte.
Sono un amatore della corsa, amo definirmi un "PODISTA" perchè atleta mi sembra una parola troppo importante per me. Corro da 6 anni circa, mediamente faccio 50/60 km alla settimana tra allenamenti e gare. I miei "record": 10.000 - 42'09" - Pistoia Aprile 2013 Mezza - 1h 32' 30" - Agliana (Pt) Novembre 2014 Maratona - 3H 42' - Lucca Ottobre 2014
martedì 28 aprile 2020
FINE DEL TUNNEL??
Aggiornamento Coronavirus, dopo due mesi di quarantena si intravedono le prime luci alla fine di questo lungo tunnel, che significa semplicemente che si potrà finalmente allenarsi all'aperto.
Questo pezzo letto un anno fa avrebbe fatto pensare ad un racconto fantascientifico, ma sappiamo tutti che questa è la realtà, e tornare alla libertà di qualche mese fa sarà un percorso lungo e difficile.
Quindi accontentiamoci del fatto che questa è l'ultima (si spera) settimana di quarantena "stretta" e che finalmente potrò ritornare ai medi e ai lunghi Domenicali.
Da dove ripartire? Bella domanda, dopo uno stop così lungo probabilmente servirà tempo per tornare ad uno stato di forma decente. Oltretutto parliamo di un periodo senza gare e penso che per alcuni mesi non se ne parlerà nemmeno di competizione.
Quindi ripartenza soft e poi ci metterei un bel allenamento maratona visto la possibilità di correre i lunghi; con la tabella di Albanesi di 8+8 settimane arriverei all'inizio di Luglio già con alcuni lunghi alle spalle e, spero ardentemente, con una forma migliore di quella di oggi.
Continuare con un paio di lunghi di mantenimento anche a fine Luglio e Agosto (sperando che non ci sia troppo caldo), poi due settimane di stop e Settembre come rinfrescatina e ripresa delle ostilità. Teoricamente ad Ottobre dovrei avere una forma compatibile con una Maratona nel caso in cui fosse possibile correrle, però siamo oltre i 6 mesi pertanto fare delle previsioni ad oggi è impossibile.
La mancanza di gara inciderà sul ritmo, quindi speriamo che almeno in autunno si possa correre almeno quelle brevi magari anche le mezze.
Vedremo, per ora vedrò di impegnarmi in questo periodo, in queste belle giornate non troppo calde non troppo fredde ideali per la corsa.
Questo pezzo letto un anno fa avrebbe fatto pensare ad un racconto fantascientifico, ma sappiamo tutti che questa è la realtà, e tornare alla libertà di qualche mese fa sarà un percorso lungo e difficile.
Quindi accontentiamoci del fatto che questa è l'ultima (si spera) settimana di quarantena "stretta" e che finalmente potrò ritornare ai medi e ai lunghi Domenicali.
Da dove ripartire? Bella domanda, dopo uno stop così lungo probabilmente servirà tempo per tornare ad uno stato di forma decente. Oltretutto parliamo di un periodo senza gare e penso che per alcuni mesi non se ne parlerà nemmeno di competizione.
Quindi ripartenza soft e poi ci metterei un bel allenamento maratona visto la possibilità di correre i lunghi; con la tabella di Albanesi di 8+8 settimane arriverei all'inizio di Luglio già con alcuni lunghi alle spalle e, spero ardentemente, con una forma migliore di quella di oggi.
Continuare con un paio di lunghi di mantenimento anche a fine Luglio e Agosto (sperando che non ci sia troppo caldo), poi due settimane di stop e Settembre come rinfrescatina e ripresa delle ostilità. Teoricamente ad Ottobre dovrei avere una forma compatibile con una Maratona nel caso in cui fosse possibile correrle, però siamo oltre i 6 mesi pertanto fare delle previsioni ad oggi è impossibile.
La mancanza di gara inciderà sul ritmo, quindi speriamo che almeno in autunno si possa correre almeno quelle brevi magari anche le mezze.
Vedremo, per ora vedrò di impegnarmi in questo periodo, in queste belle giornate non troppo calde non troppo fredde ideali per la corsa.
Marco M.
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